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Ricorsi per ritardo nella liquidazione TFR/TFS

Diritto Previdenziale: difendere i propri diritti pensionistici nel settore pubblico
dirittissimo studio legale avvocati milano torino

TFR dipendenti pubblici: tempi troppo lunghi per ricevere la liquidazione!!!
Come difendersi?

Il nostro studio Legale sta da tempo seguendo l’evolversi della situazione e informa di quanto segue. A differenza dei dipendenti del settore privato, gli statali devono attendere diverso tempo – fino ad un massimo di 27 mesi – per ricevere il TFR. La natura giuridica del TFR, detto anche liquidazione o buonuscita, è quella di retribuzione differita. Si tratta, infatti, di una somma accantonata dal datore di lavoro, da corrispondere al dipendente, sia privato che pubblico, alla conclusione del rapporto di lavoro.

I tempi previsti per la corresponsione del TFR mentre per i dipendenti privati sono stabiliti dai relativi contratti di lavoro, per gli statali è la legge a determinare le scadenze che, tra l’altro, variano a seconda della causa che ha portato alla cessazione del rapporto lavorativo.


Attualmente ai dipendenti che hanno terminano il servizio e hanno maturato i requisiti pensionistici a partire dal 1° gennaio 2014, il pagamento del TFR è corrisposto come segue (articolo 1, comma 484, legge 27 dicembre 2013, n. 147):

  • in unica soluzione, se l’ammontare complessivo lordo è pari o inferiore a 50.000 euro;
  • in due rate annuali, se l’ammontare complessivo lordo è superiore a 50.000 euro e inferiore a 100.000 euro (la prima rata è pari a 50.000 euro e la seconda è pari all’importo residuo);
  • in tre rate annuali, se l’ammontare complessivo lordo è superiore a 100.000 euro. In questo caso la prima e la seconda rata sono pari a 50.000 euro e la terza è pari alla importo residuo. La seconda e la terza somma saranno pagate rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dalla decorrenza del diritto al pagamento della prima.

 

ATTENZIONE! Il diritto al TFR si prescrive sia per gli iscritti sia per i loro superstiti dopo cinque anni dal momento in cui è sorto. Si può interrompere la prescrizione con idoneo atto interruttivo.

Il TFR è corrisposto d’ufficio, pertanto il lavoratore non deve fare alcuna domanda per ottenere la prestazione. Il modello TFR1 è compilato a cura dell’ente o amministrazione di appartenenza.

 

Nuova legge di bilancio, come difendersi?

Le prospettive con la QUOTA CENTO per i pubblici dipendenti vedono un peggioramento delle condizioni sia per quanto riguarda l’ammontare dell’assegno pensionistico dovuto all’ANTICIPO dell’uscita dal lavoro rispetto alle scadenze previste dalla Legge Fornero, sia per quanto riguarda il TFR.

L’effetto di un’uscita anticipata dall’impiego determina l’applicazione di un coefficiente di trasformazione inferiore a quello che sarebbe stato applicato al momento del raggiungimento dei “requisiti normali”.

Per quanto riguarda il TFR, i provvedimenti in corso di predisposizione prevedono un ulteriore allungamento dei tempi di corresponsione del trattamento, portando l’erogazione alla data in cui sarebbe avvenuto il pensionamento per il raggiungimento dei “requisiti normali”. Vado in pensione a 62 anni (quota cento), percepirò il TFR al compimento dei 67 anni.

ATTENZIONE! Posso ottenere un anticipo del TFR da parte di una Banca – questa l’ipotesi su cui il Governo sta lavorando – ma gli oneri, ossia gli interessi da pagare alla Banca sono a carico del pensionato, in tutto o in parte.
Per informazioni, scrivere a: inforicorsitfr@gmail.com Celeste Collovati

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